Red Land (Rosso Istria)

Sono molto soddisfatto della proiezione di Red Land ieri sera su Rai3. Peccato che il grande pubblico abbia capito solamente quanto è brutto questo film

Sono il primo a sostenere che non tocca al cinema il compito di tramandare i documenti né custodire la verità storica. Questo è compito degli storici, documentaristi e giornalisti. Il film racconta una storia e la fantasia fa parte dell’arte, mentre la realtà è al massimo fonte d’ispirazione. Quindi il fatto che il film Red Land, ispirato alla tragedia di Norma Cossetto, italiana d’Istria trucidata dai partigiani croati, stravolga molti elementi non è per quanto mi riguarda un problema.

Non è un problema se i partigiani coinvolti -“titini”- sono rappresentati come degli psicopatici, ubriaconi ritardati, odiatori di italiani, dalla fisionomia lombrosiana, con un atteggiamento ora da hooligan, ora da bulli scolastici, ora da Gestapo. Né che nello stesso tempo i soldati nazisti siano dipinti come mere comparse che fanno il loro onesto lavoro a caccia di partigiani, ammazzando qua e là qualcuno a casaccio. O che i fascisti siano rappresentati come benevoli e riflessivi patriotti, ordinati e dai belli lineamenti, preoccupati per una insensata insurrezione degli “slavi”, e sinceramente convinti che sono da loro “sempre stati trattati bene”. Mentre chi tra gli italiani, tradendo famiglie e amici, ha deciso di schierarsi contro i fascisti e con i partigiani, viene da questi ultimi ucciso senza molta considerazione. Sono caratterizzazioni che fanno parte della libertà artistica e che non rappresentano, né si può pretendere, la realtà dei fatti accaduti. Onestamente, l’unico che secondo me è stato rappresentato correttamente è il prete.

Rifiuto quindi le polemiche secondo cui il film stravolge la realtà e offende la storia. Non ne ha affatto la forza. Purtroppo non ha neppure la forza di rendere il dovuto riconoscimento alla stessa Norma Cossetto che, ricordo, aveva soli 17 anni (non sembra con la protagonista) quando è stata uccisa. E personalmente la considero una vittima, oltre che dell’atrocità degli assassini, di molti fattori tra cui il fatto che era figlia di un gerarca fascista, rimasta esposta e indifesa in un momento e in un luogo pericoloso (una “resa dei conti”), in mezzo a una più ampia guerra che non era sicuramente un pranzo di gala. Guerra, tra l’altro, straripante di vittime simili a Norma.

Ma perché il film è così inefficace? Perché è brutto. E’ sinceramente molto brutto. Più che un film è una fiction, ed è quello che fa più incazzare. E’ possibile che neppure davanti a un obiettivo come quello di far conoscere agli italiani un pezzo della loro storia non si riesca a produrre nulla di più di una brutta fiction capace solo di far apparire Don Matteo meritevole di Oscar? Ma dov’è la “grandeur” del cinema italiano? Dov’è la potenza della cultura italiana che anche nel film si cerca goffamente di affermare?

Oltre alle caratterizzazioni dei personaggi non curate, non si curano neppure le ambientazioni, il contesto, la narrazione. Si perde invece tempo a strizzare l’occhio al pubblico, anche qui sbagliando pubblico. Non è un caso se tra tutti i personaggi “slavi” nessuno, eccetto uno, parli il dialetto croato-istriano, ma parlano male degli italiani. Si sentono parlate di tutti i tipi, come per dire “non sono autoctoni quelli che ci vogliono male”. L’unico che dice qualcosa nella parlata locale -tra l’altro, a favore degli italiani- viene brutalmente minacciato e cacciato dal capo partigiano, per dire “i croati autoctoni erano buoni, e i comunisti li hanno sottomessi”. Ma questi particolari non arrivano al pubblico italiano. Il risultato è che si afferma qualcosa senza tempo e senza luogo, che senza le didascalie lo spettatore non saprebbe collocare.

Spero che si riescano a raccogliere i fondi per raccontare nuovamente questa storia in un modo che le renda giustizia, che approfondisca, contestualizzi, spieghi la complessità del momento e luogo particolare. Perché così com’è, Red Land è sì un insulto, ma alla memoria delle vittime che vuole omaggiare.

Pubblicità

Rispondi

Effettua il login con uno di questi metodi per inviare il tuo commento:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...