DECARBONIZZAZIONE. SERIOUSLY?

Ricattati dal Cremlino, ostaggi dell’ambientalismo ideologico

Nella mappa qui sopra, il giallo della Germania a breve si farà un po’ più scuro. Il Paese inaugura infatti il 2022 con un passo indietro nel processo di decarbonizzazione, con lo spegnimento di tre centrali nucleari, affidandosi così soprattutto alla produzione elettrica da eolico, carbone e gas. Gas che viene importato dalla Russia. Paese che tanto amico della democrazia Ue non è, e che -insieme alla propaganda destro-sovranista e alla disinformazione- usa l’argomento gas come arma in questioni geopolitiche con l’Occidente e la Nato (Ucraina).

L’anno nuovo inizia per noi con un tremendo rincaro della bolletta gas e luce, 40-50% in più almeno fino ad aprile. Eppure nel discorso pubblico in Italia ogni accenno all’opportunità del ritorno alle centrali nucleari (a fissione) viene puntualmente accolto con la saracinesca mentale abbassata. Una chiusura ideologica da parte di ambientalisti che pure vogliono la decarbonizzazione. Ma con cosa, con fonti fossili?

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Occhi, pelle, nervi, scatto

nergia

Senti il vento. L’aria che fluisce, la velocità.
La luce. L’istinto, i muscoli si flettono.
Senti! Non ci sono confini.
E’ la libertà! Inseguila!
Prendila!
E’ il Fuoco! E’ l’Energia! La Potenza,
tu la controlli!
Stringila! Possiedila! Respirala!

…e tutta questa solfa per vendermi una cazzo di automobile.
Rendiamoci conto.