Elezioni 2022: Egocentro vs Bipopulismo

La mia esperienza con +Europa finisce qui. Perché?

Ero uno dei pochi che dall’inizio di +Europa insistevano perché come prima cosa si strutturasse un partito sui territori, che poi fosse capace di attrarre altre forze in quello che era la sua missione: un polo liberaldemocratico e socialiberale, europeista, progressista, atlantista e laico. I primi due anni del partito sono invece trascorsi tra lotte interne e ricerca di partner cui si offriva un progetto sulla carta, ma niente di concreto. Si è perso tempo a correre dietro a Calenda (di cui non ho stima come leader… in quanto autocrate), fino a quando non è stato lui a prende a bordo +Europa (per le elezioni a Roma).

Con Calenda +Europa si è trovata subito subalterna: lui aveva strutturato un partito sul territorio, noi no. Ma lo abbiamo costretto a fare il democratico, a fare un congresso in cui lui ha ovviamente vinto (candidato unico) e poi ci siamo federati. Sempre subalterni e in balia delle sue sparate su Twitter e improvvise virate a ca**o (“sterzata Calenda: non sai cosa eviti, ma sai che se non sbatti ti ribalti”), ma almeno eravamo un proto-polo liberale che ambiva a sfidare il bipolarismo destra-sinistra che ha mortificato l’Italia per decenni, sostenendo Draghi e la sua “agenda” (che non c’è, l’abbiamo dedotta noi).

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Elezioni: malissimo… tanto da poter essere ottimisti

Elezioni: malissimo… tanto da poter essere ottimisti

Una campagna elettorale caotica e veloce, con una legge elettorale bizzarra, e un risultato talmente catastrofico (secondo me) da essersi assicurato un posto nella storia. Eppure penso che ci siano molte cose utili e che si sia aperta una breccia, su cosa non so ancora, ma che mischia le carte sul tavolo. Improvvisamente siamo costretti a un punto di vista differente.

Dopo 20 anni, finalmente una fotografia dei cittadini

Quest’anno le liste che si sono presentate andavano dall’estremissima sinistra, all’estremissima destra, passando per la nuova e vecchia politica. Per la prima volta si sono candidate liste dei centri sociali, di rivoluzionari marxisti-leninisti, comunisti, neo e vetero-fascisti, varie gradazioni di centro, sinistra, destra, democristiani, liberali, populisti, sovranisti, ecc. Per la prima volta negli ultimi 20 anni la campagna non era costruita sul meccanismo “vota noi altrimenti vince Berlusconi” vs. “vota noi altrimenti vincono i comunisti”. La legge elettorale, che prometteva tutto tranne la governabilità, ha fatto sì che gli elettori non facessero troppe strategie, ma votassero ciò in cui credevano in questo ampio ventaglio di possibilità. Continua a leggere “Elezioni: malissimo… tanto da poter essere ottimisti”

Ulisse e il popolo con un occhio solo

Ulisse e il popolo con un occhio solo

NESSUNO ti sta a sentire.
NESSUNO s’interessa dei tuoi problemi.
NESSUNO è disposto ad aiutarti se ne hai bisogno.
NESSUNO ti darà un lavoro e la sicurezza.
NESSUNO mantiene la parola data.
NESSUNO è buono e onesto.

Quindi immagino che sarebbe da votare NESSUNO. Colui che ubriaca e assopisce con i doni? Colui che acceca con l’inganno? Colui che si nasconde sotto le pecore, per passare avanti? Colui che si beffa del rozzo e ignorante da una distanza di sicurezza? E tuttavia NESSUNO è un uomo d’onore.

Io non vengo qui a smentire NESSUNO, ma soltanto a riferirvi quello che io so.

 

Il Promettometro 2018

Il Promettometro 2018

Il 4 marzo prossimo si vota, ed è iniziata una tale escalation di promesse elettorali che voglio tenerne nota per poterlo raccontare un giorno ai miei nipoti
ATTENZIONE: possibili Giga gratis, mountain bike con cambio Shimano e sconto 50% se chiami subito

ultimo aggiornamento: 26/2/2018

Csx – Renzi

Cdx – Berlusca M5S – Di Maio LeU – Grasso

Altri

– abolire il canone RAI per meno abbienti
– salario minimo 9-10€/ora
– +80€/mese a genitori per ogni figlio minore
– riduzione tasse (IRPEF)
– taglio costo del lavoro, contributo 33 a 29%
– IRES e IRI al 22%
240€/mese detraz. IRPEF per figlio, alle famiglie
– no a larghe intese, no governo con populisti
– Stati Uniti d’Europa
ius soli
– 80€/mese anche a P.Iva
– rapporto debito/PIL al 100% (in 2 legislature)

+Europa:
– superare Bossi-Fini
– canali legali immigrazione
– legalizzazione cannabis
– Stati Uniti d’Europa
– congelamento spesa pubblica per 5 anni
– taglio IRPEF e IRES
– ripristino IMU al 4,5%
– taglio ad agevolazioni fiscali
– abolizione IVA intermedia 10%
– privatizzare imprese pubbliche presenti nel mercato libero
– gare trasparenti per concessioni su beni e servizi pubblici locali
– no governo con anti-europeisti

– pensione minima 1000€
– revisione sistema pensionistico*
– meno tasse
– meno burocrazia
– meno vincoli UE
– riforma giustizia e giusto processo
– flat tax
– elezione diretta Presidente della Repubblica
– riduzione numero parlamentari
– introduzione vincolo di mandato
– rimpatrio di tutti i clandestini (600mila!)
-abolizione «protezione umanitaria»
– 
tutela diritti animali domestici
– via tassa di successione e bollo auto
– abolizione unioni civili
– condoni* e permessi per costruttori
– no appelli per assoluzioni in 1° grado

Lega:
– cancellazione legge Fornero*
– abolizione decreto Lorenzin su obbligo vaccini*
– libero sforamento 3% Debito/PIL
– chiusura di tutti i centri culturali islamici
– abbattimento di tutte le costruzioni abusive*

FdI:
– più controllo immigrazione
– più sicurezza
– sostegno a natalità
– no larghe intese, no governo con PD e Bonino

– pensione minima 780€ netti
– reddito di cittadinanza da 780-1950€/mese

– riduzione cuneo fiscale per imprese con 15+ dipendenti
– abolizione IRAP
– abbassamento età pensionabile
– drastica riduzione tasse
– abbattimento rapporto debito/PIL del 40% (in 2 legislature!)
– eliminazione 18mld€ sussidi alle fonti fossili
– abolizione 400 leggi entro 1°anno di governo
– abolizione spesometro, redditometro e studi di settore
– abolizione legge Fornero
– introduzione vincolo di mandato
– abolizione decreto Lorenzin su obbligo vaccini
– riduzione indennità e abolizione vitalizi ai parlamentari
– vie legali d’accesso per immigrazione
– 10.000 assunzioni forze dell’ordine
– 2 nuove carceri
– libero sforamento 3% Debito/PIL
– abolizione Equitalia
– forse larghe intese, ma non governo con sinistra
– abolizione tasse universitarie
– abolizione Jobs Act
– ripristino Articolo 18
– introduzione IMU prima casa solo per i ricchi
– contrasto alle fake news
– apertura a larghe intese, ma solo con temi LeU
Potere al popolo:
– abolizione Patti Lateranensi (art.7 Cost.)
– uscita dalla NATO e chiusura basi, no MUOS e F-35
– ritiro missioni militari all’estero
– abolizione legge Fornero
– abolizione Jobs Act
– settimana lavorativa 32 ore, pensione a 60 anni
– abolizione Ordini professionali
– eliminazione alternanza scuola-lavoro, e test INVALSI
– eliminazione ticket sanitari
– Ius soli totale
– NO TAV, NO TAP, NO TRIV, no eolico selvaggio
– abolizione ergastolo e 41bis

Casa Pound:
– bonus mensile 500€ a “nati italiani” under-16
– uscita da euro ed UE
– revoca cittadinanza per reati gravissimi
– mutuo sociale per coppie e divorziati con “cessione del quinto”

* = discordie all’interno della coalizione

AVVERTENZE: la lista è tratta da interviste e cronache delle testate nazionali, non è completa, né esaustiva, né definitiva; può contenere tracce di frutta secca a guscio; non somministrare ai minori di 12 anni; un consumo eccessivo può avere effetti lassativi; non usare durante la gravidanza.

Le cose certe dell’incertezza: estinti Fli, Udc, Idv, Verdi e le sinistre

Le cose certe dell’incertezza: estinti Fli, Udc, Idv, Verdi e le sinistre

Lo scrutinio è ancora in corso, ma alcune certezze già ci sono, per esempio che nessuna delle coalizioni/partiti gode della fiducia della maggioranza dei votanti. Al massimo si arriva a circa un terzo, con due terzi sicuramente contrari. Situazione che però il Porcellum risolverà “alla male e peggio”.

Monti non piace alla maggioranza degli italiani. Ha ottenuto un risultato modesto. Si estinguono sotto la sua bandiera alcuni capisaldi del centrodestra: l’Udc di Casini e il Fli di Fini sono estinti.

Si è smezzata la Lega Nord di Maroni, sotto lo sbarramento, punita per aver nuovamente ceduto al fascino di Berlusconi.

Flop colossale per la sinistra!!! Rifondazione Comunista, Comunisti italiani, verdi rimangono fuori dal Parlamento, insieme a Italia dei Valori di Di Pietro, sotto la bandiera di Ingroia. Sotto lo sbarramento anche Sel di Vendola, che ha voluto giocare la partita centrista del Pd.