E’ che neppure il terrorismo funziona più…

L’obiettivo dei terroristi è colpire i cittadini, perché questi costringano i loro governanti a fare o non fare qualcosa. Ma questo meccanismo si è rotto da un bel po’.

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Brutte notizie per i candidati terroristi-kamikaze: non solo non andrete in paradiso (qualora esistesse), ma il vostro martirio sarà inutile, perché non cambierà nulla. Al massimo qualcuno si farà un selfie.

Nella catena ‘attentato -> reazione popolazione -> azione di governo’, due sono i punti di rottura possibili, e ricorrono oramai sistematicamente. Continua a leggere “E’ che neppure il terrorismo funziona più…”

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Il cazzotto del Papa e l’assolutismo della libertà

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Se un anarchico e ateo come me finisce per difendere il Papa, vuol dire che siamo veramente alla frutta.

Precedente: in una intervista informale Papa Francesco ha detto che uccidere per religione è un abominio, ma se qualcuno “dice una parolaccia contro mia mamma, si aspetta un pugno”.

Le parole sono state interpretate come “se offendi la mia fede, aspettati delle conseguenze”. Il riferimento era sia all’Islam sia al Cattolicesimo, in sostanza il Papa più IN della storia si è messo a difesa di tutte le fedi. Un straordinario gesto ecumenico in cui Bergoglio pone sullo stesso livello la dignità di tutte le religioni.

Contrariamente, il mancato “porgi l’altra guancia” ha stupito i critici, che vedono nelle parole papali una svolta conservatrice di un pontificato sinora molto liberale, democratico e al passo con i tempi. Continua a leggere “Il cazzotto del Papa e l’assolutismo della libertà”

Difendere la libertà di espressione con le bugie, non funziona!

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Nel momento in cui tutti ci levavamo in difesa della libertà di satira ed espressione, mentre morivano i dipendenti del Charlie Hebdo, e i clienti del Casher, moriva nuovamente la verità, moriva il giornalismo. A ucciderlo gli stesi organi di informazione e le autorità, che hanno diffuso notizie false.

Si è parlato da subito di tre attentatori al Charlie. Sono saltati fuori tre identità, e tre carte di identità sono state pubblicate… “perse dagli attentatori in automobile”. Uno di questi era un diciottenne che al momento del fatto era a scuola. “Ah, sarà un omonimo”. E la sua carta d’identità trovata in auto e pubblicata? “No, solo una carta d’identità è stata trovata in auto”. Allora da dove è saltata fuori e perché è stata data in pasto dei media l’identità del diciottenne, quando poi neppure c’era il terzo attentatore? Continua a leggere “Difendere la libertà di espressione con le bugie, non funziona!”