E poi dicevano che era inutile studiare Scienze della comunicazione, tsè!

Funziona così.

Metti che siamo politici in TV. Io sparo fuori una cosa totalmente falsa. Tu subito mi contraddici sostenendo, giustamente, che è falso. Ma io insisto, ribadisco, e rilancio con un’altra fake difficilmente controllabile sul momento. Tu dici che bisogna verificare (e sei già sulla difensiva), ma io ti incalzo, ribadisco ancora le mie fake condite con qualche battuta ad effetto. Gioco sporco, perché tu sei una persona per bene. Metto in dubbio la tua competenza, ti chiedo di smentire cose che non c’entrano, ma che non si possono smentire. Ti faccio domande allusive, e manco mi frega di quello che rispondi. Ridicolizzo la tua prudenza scientifica (“il professorone!”).

Il conduttore è in par-condicio mentale, il pubblico oramai non sa cos’è vero e cosa no. Ci metto una decina di tweet, e ripubblico sui miei profili e pagine Facebook il video in cui ti ho sopraffatto in TV (“#asfaltato!”) con le mie tesi (false) e dove in più ti accuso di voler nascondere la verità al popolo. Qualche giornalista riferisce dello scontro, magari in maniera neutra, o peggio: riprende dai miei social.

Mentre tu organizzi il fact-check, io ne sparo ancora 2 o 3, ricollegando a qualche complotto, trovo dei colpevoli, e ti accuso di farne parte: vuoi colpire i poveri, gli onesti, i lavoratori, le casalinghe, i pensionati. I titolisti cominciano ad avere orgasmi multipli e rilanciano in prima pagina lo scontro (ma magari dentro poi gli articoli danno ragione a te). Le rassegne stampa serali e mattutine però, più o meno, stanno sui titoli. Il pubblico oramai sente solo le mie tesi, e per ribadirle rilancio sui social le stesse prime pagine (“visto che se ne parla! allora ho ragione io! allora hai torto tu!”), e giù altri tweet, linko testate, cito giornalisti. Una cosa nata falsa è ora una cosa reale, è nelle orecchie della gente (…”e le teste ed i cervelli fa stordire e fa gonfiar”).

Il tempo che tu ci metti a smentire e dimostrare la fake, passano 2-3 giorni, io ho già cambiato disco e tu sei rimasto indietro. Anche il pubblico oramai è avanti (sulle mie nuove fake), e non torna indietro per te. Quindi ricorderà come cosa reale la mia fake, cosa che poi io sfrutterò dicendo “vedi che gente dà ragione a me” se insisterai a voler avere ragione.

E così via.

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