La vastità epica della presa per il c…lo

Banda ultralarga, investimenti in tecnologia, sistemi informatici, PA digitale, smaterializzazione, riconoscimento facciale, dati biometrici, privacy. Ci siamo quasi. E’ che da settimane io continuo a riempire manualmente l’ennesima fotocopia dell’ultima fotocopia con i miei dati personali e ad adagiarle in contenitori di plastica (“No lì, in quell’altro. No, al contrario. Nooo… a faccia in giù. Lo dico per lei, sa… la privacy”, true story).

Me li sottopongono enti che hanno nei loro sistemi tutti i miei dati personali (Comune, Regione, Camera di commercio, Azienda sanitaria), alcuni dei quali mi avevano anche dato una tessera con chip che contiene quegli stessi i miei dati che mi chiedono di scrivere ogni volta che devo entrare a fare qualcosa. E quindi capita che oltre a nome, data di nascita, ecc., debba riportare manualmente persino il numero della carta identità elettronica.

L’ultimo ad aggiungersi a questa ridicola comitiva retrograda, fatto pregno di simbolismo, è l’Euroscience open forum 2020. Dove si parla di tecnologia (quantum computing, sostenibilità, pianeta Blu). E scienza, sai… il Covid.

Ma cosa chiedono in questi fogli autografi (“se lo stampa a casa e lo porta già compilato, si evitano code e si fa prima”, dice il sito Esof2020 cui ho appena dato tutti i miei dati e che mi ha inviato il modulo ‘in bianco’, true story)? Chiedono che io autocertifichi che non ho il Covid-19, quando anche le oloturie oramai sanno che l’unico modo per saperlo è fare i test. Test che non ti fanno fare, se noi hai una pletora di sintomi. Quindi devo autocertificare che non sono asintomatico. La maggior parte delle autocertificazioni sono dunque false dichiarazioni andate a finire bene.

E perché la presa per il c…lo sia completa, nessuno di questi fogli -ma manco mezzo- contiene una liberatoria per la privacy, cosa che sarebbe obbligatoria visto che si tratta di salute, ovvero dati sensibili.

Chi si chiede a questo punto “dove andrà a finire il Paese di questo passo?”, purtroppo sbaglia domanda. Questo Paese non ha un dove, né ora, né nel futuro. Esiste in un non luogo che periodicamente ricade nel passato -tipo nell’83, ’87, ’90 per essere di manica larga- perché è il passato l’unica dimensione temporale che gli è rimasta.

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