Certe cose dobbiamo, però, capirle invece di blaterale a vuoto di politica, anti-politica, liberismo, socialdemocrazia, destra, sinistra, ca**i e mazzi
- Dobbiamo capire che la politica si fa con i soldi, non con belle parole e men che meno con intenzioni nobili.
- Dobbiamo capire che i soldi per la politica si creano riempiendo la cassa con tasse sul lavoro, attività produttive e commercio.
- Dobbiamo capire che, se la produzione e i servizi vanno all’estero perché lì il lavoro costa meno, nel paese non ci sono più né imprese, né lavoro da tassare per riempire la cassa.
- Dobbiamo capire che i tagli alla sanità, all’educazione e alle pensioni NON riempiono la cassa.
Quindi, un buon politico, prima di promettere lavoro, strade pulite, scuole nuove, menotassepertutti, uscite dall’euro, politiche monetarie, legalizzazioni della marijuana, satelliti, Tav e ponti di Messina, dovrebbe – prima di tutto, ma veramente prima di tutto – trovare il modo di riportare imprese, fabbriche, call-center, cantieri, studi di design, centri di ricerca, acciaierie, petrolchimici, all’interno dei confini dello stato, per poter riempire la cassa che gli serve per poter fare politica.
“E’ la globalizzazione, bellezza!”. E’ vero, ma che crea squilibri globali noi ex No-Global lo diciamo da almeno 20 anni. Ora Trump pare che la stia “abbattendo”, ed è l’unica (L’UNICA!) cosa buona che fa. Penso che vi sia ora un’opportunità per riprendersi l’economia reale dentro i confini fiscali. Non succederà da sé: bisogna sbattersi.
Se il buon politico ci riuscisse, non si porrebbe minimamente il problema dell’immigrazione, perché di lavoro ce ne sarebbe a sufficienza per tutti. Tutti questi lavoratori tornerebbero a fare la spesa nei negozi fighi, invece degli attuali hard-discount. E vorrebbero fare la vacanza un po’ più impegnativa, invece di accontentarsi di Marina Julia (con tutto il rispetto).
Se il buon politico (nazionale o europeo) non riesce a capire i suddetti quattro semplici punti, se la sua azione salta il passaggio iniziale del “riprendiamoci le imprese!”, si risparmi pure la fatica di dare aria alla bocca. Non si candidi. Lasci stare. Perché ogni sua politica non avrà futuro.