Active Defence Netiquette
Netiquette di Difesa Attiva
– bozza 1 –
Questo testo è pensato per stimolare e costruire la prassi per una risposta attiva a numerose molestie che subiamo quotidianamente sulla Rete. Le azioni suggerite si basano, appunto, sull’azione, non sulla protezione passiva offerta da filtri anti-spam, anti-virus e così via, che sono comunque utili.
1. E-mail indesiderate
Problema:
Capita che, aggirando ogni filtro anti-spam, qualche nostro/a conoscente ci invii periodicamente cose che lui/lei reputa curiose, divertenti, importanti da condividere… ma del tutto fuori luogo, perché si tratta magari della nostra casella di lavoro.
Soluzione:
Rimandare al mittente la mail ricevuta e aggiungere il mittente alla spam creando un filtro apposito. Quando la sua casella verrà puntualmente intasata da decine di mail restituitegli dai destinatari, forse capirà che non è il caso di insistere.
Se non basta:
Attivare il blocco dell’indirizzo, e farglielo sapere o comunicarlo a voce. Non che «se non smette», verrà bloccato, ma che è già stato bloccato. Se quella è la sua mail di lavoro, beh, ora è un problema suo.
2. Amicizie sui social network
Problema:
Siamo bombardati da inviti, commenti, link, richieste di giochi, di gente che magari neppure conosciamo. E perché ce li abbiamo tra gli amici?
Soluzione:
Eliminare dai contatti chi non è un amico/a nella vita reale. Molti social hanno la possibilità di usare categorie/liste/gruppi con autorizzazioni personalizzate. Usiamoli.
Proteggi i tuoi amici:
Sui social esistono molti stalker. Accettando in maniera acritica amicizie di sconosciuti, si rischia di diventare parte di una rete di stalking ai danni di nostri amici e conoscenti veri. Il fatto che qualcuno sia amico di amici non è una garanzia.
3. Password
Problema:
Le tue pasword sono vecchie e troppo semplici. Non è una possibilità… è quasi una certezza. Rischi che qualcuno ti rubi l’identità on line, oltre che i dati.
Soluzione:
Cambiale subito, e utilizza tutti i simboli della tastiera, numeri e maiuscole, evitando date di nascita, nomi di animali domestici, parenti, amori, ecc. Per esempio: Qu3l+ca**0ne_Di_n4pol3one (ok, è un po’ lunga), Nonm3l4ric0rdo+.
Dove possibile, utilizzare la verifica in 2 passaggi, con codice di conferma inviato su cellulare o su una mail secondaria.
4. Haters, bufalari, complotari
Problema:
Le bufale, le notizie false, la post-truth propaganda hanno oramai talmente inquinato l’informazione, che non solo non si sa cos’è vero e cosa no, ma neppure importa più.
Soluzione:
Haters, bufalari e complotari vanno BLOCCATI ed eventualmente segnalati, e non solo eliminati dalle amicizie o «non seguiti», perché la loro azione funesta deve essere isolata e interrotta: non basta ignorare. Se sono amici e conoscenti, beh, pazienza: a quattrocchi, se vorranno, spiegheremo perché ci siamo resi inaccessibili a loro; che il loro comportamento online è inaccettabile come se fosse faccia-a-faccia.
Mai e poi mai rispondere o commentare, entrare in discussione o flame sui canali social, perché ogni nostro commento è visto dai nostri amici che spesso a loro volta intervengono o interagiscono, allargando lo spazio di haters, bufalari e complotari. Visto che la loro attività è virale, bloccarli è come vaccinarsi: proteggiamo anche le persone che frequentiamo.
5. Pubblicità
Problema:
Usiamo un ad-block e quando andiamo su certi siti ci viene chiesto di disabilitarlo per poter accedere ai contenuti.
Soluzione:
Quasi sicuramente i contenuti di quel sito non sono di qualità tale da meritare l’eccezione all’ad-block. Ignoriamo il sito e tanti saluti. E’ vero, molti siti di qualità si finanziano con la pubblicità, ma sanno inserirla in maniera non molesta e men che meno pericolosa. Non voler vedere la pubblicità è un diritto assoluto; gli inserzionisti sono gli ultimi ad avere diritto di fare «moralsuasion».
— Per ora questo. Se qualcuno ha idee, proposte e correzioni, le faccia e mi tenga aggiornato. (CC BY-NC-SA)